Richiesta di intervento della Commissione per l’insostenibile aumento del costo delle materie prime: il caro spesa colpisce produttori e consumatori in Italia

I produttori italiani stanno pagando l’impennata dei prezzi delle materie prime e l’aumento dei costi dei trasporti e dell’energia.

Foraggio, soia e mais per l’alimentazione degli animali d’allevamento sono aumentati del 30 %.

Il frumento costa fino al 80 % in più rispetto all’anno scorso.

I rincari dei prezzi colpiscono tutti i settori, soprattutto latte, frutta, verdura, patate, carne, salumi, pesce, pane, pasta, dolci, vini e caffè.

In Italia le associazioni di categoria stimano che nei prossimi mesi il caro spesa costerà 1 500 EUR in più a famiglia.

Il costo maggiore delle materie prime colpisce sia i produttori sia i consumatori e causa forti incrementi del prezzo dei prodotti finali.

Gli allevatori e gli agricoltori tengono i prezzi bloccati e quindi stanno vendendo sottocosto.

Lo studio della Commissione dal titolo “Modelling environmental and climate ambition in the agricultural sector with the CAPRI model” evidenzia come le strategie dell’UE sulla biodiversità e “Dal produttore al consumatore” porteranno ad un aumento dei costi di produzione e quindi dei prezzi al consumo.

Considerato quanto sopra indicato, può la Commissione far sapere:

1. quali misure urgenti intende predisporre per sostenere i produttori italiani di fronte all’aumento del costo delle materie prime, che dipende soprattutto da fattori esterni, come il comportamento sleale della Cina nei mercati mondiali;

2. quali strategie intende adottare per diminuire la dipendenza del mercato europeo dall’importazione di materie prime?

Risposta

1. La Commissione monitora l’evoluzione dei mercati agricoli nonché l’evoluzione dei prezzi dei fattori di produzione, dell’energia e delle materie prime nonché il relativo impatto sulla filiera alimentare. L’aumento delle importazioni di mangimi dalla Cina nel 2020/2021 ha coinciso con un calo significativo della produzione brasiliana di mais, che ha contribuito all’aumento dei prezzi mondiali dei cereali. Inoltre, i prezzi del grano duro stanno aumentando a causa delle colture catastrofiche in Canada. La recente comunicazione della Commissione «Risposta all’aumento dei prezzi dell’energia: un pacchetto di misure d’intervento e di sostegno» comprende un insieme di misure destinate a mitigare i picchi di prezzo. La politica agricola comune fornisce strumenti per stabilizzare il reddito degli agricoltori mediante pagamenti diretti, strumenti di gestione dei rischi e delle crisi, oltre a disposizioni (in materia di organizzazioni di produttori, pratiche commerciali sleali e trasparenza del mercato) a sostegno di un funzionamento efficiente della filiera alimentare. Insieme agli aiuti di Stato e ai programmi di sviluppo rurale, una serie di misure eccezionali di sostegno del mercato può anche contribuire, se del caso, alla ripresa di un settore.

Nell’ambito del piano di emergenza per garantire l’approvvigionamento e la sicurezza alimentari in periodi di crisi, la Commissione individuerà i rischi e le vulnerabilità della filiera alimentare dell’UE. In tal modo si individuerà per quali prodotti e a quali a quali condizioni la dipendenza dalle importazioni può costituire una vulnerabilità. Nel più ampio contesto del Green Deal europeo e dei suoi risultati (la strategia «Dal produttore al consumatore», il piano d’azione per l’economia circolare e la strategia per la bioeconomia), la Commissione prevede misure volte a ridurre la dipendenza dalle importazioni di materie prime, a ottimizzare l’uso di fattori di produzione, come pesticidi e fertilizzanti, e a promuovere una bioeconomia circolare e sostenibile per ridurre la dipendenza dalle risorse non rinnovabili.

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