Il 21 ottobre 2021, attraverso un annuncio sul proprio sito internet, l’azienda olandese di tecnologia alimentare Mosa Meat, unitamente al suo partner finanziatore Nutreco, hanno comunicato di aver ricevuto dall’UE un finanziamento di 2 milioni di euro attraverso il programma REACT EU, asse portante del Next Generation EU, per un progetto volto a “ridurre i costi di coltivazione della carne bovina” e, nello specifico, “per la ricerca volta a ridurre i costi dei terreni di coltura cellulare”.
REACT EU, per quanto sostenga anche investimenti di ampia natura in una pluralità di settori, dovrebbe rivolgersi esclusivamente a ripristinare il tessuto economico europeo segnato dalla crisi pandemica.
Ciò premesso, si chiede alla Commissione di rispondere alle seguenti domande:
1. Può indicare in che modo l’istruttoria relativa al progetto finanziato ha riscontrato la conformità agli obiettivi generali del programma e se il prodotto in questione è già ritenuto conforme alla normativa sui “novel food”?
2. Può altresì indicare in che modo l’istruttoria ha potuto considerare compatibile, arbitrariamente, la “coltivazione della carne” con il requisito di sostegno alla transizione verde e digitale, quando ancora non l’hanno fatto i regolamenti relativi alle diverse strategie del Green Deal sull’alimentazione e non considerando l’impatto ambientale cumulativo e sulla salute umana di un elemento ultraprocessato di questo tipo, la cui natura ingegneristica potrebbe comprometterne la valutazione finale in tema di sostenibilità?
Risposta
REACT-EU è attuato secondo i principi della gestione concorrente. La selezione dei progetti è effettuata dalle autorità di gestione degli Stati membri dell’UE nel quadro dei programmi operativi concordati con la Commissione.
Il programma operativo per i Paesi Bassi meridionali investe risorse REACT-EU nella transizione verde e digitale attraverso la ricerca e l’innovazione. L’autorità di gestione conferma che i progetti in questione mirano a contribuire alla transizione verde limitando l’impatto ambientale e riducendo le emissioni di gas a effetto serra che derivano dalla produzione di carne.
L’agricoltura cellulare è una tecnologia che potrebbe ridurre l’impronta ecologica della produzione alimentare e rendere i sistemi alimentari più sostenibili e resilienti. È necessario conoscere e comprendere meglio l’impatto di tale tecnologia sulla salute, sull’ambiente e sugli aspetti sociali, nonché il contributo che può apportare agli obiettivi della strategia «Dal produttore al consumatore». I progetti di ricerca e innovazione finanziati dall’UE permetteranno di comprendere meglio tali impatti e di promuovere le fonti di proteine sostenibili, anche per quanto riguarda gli aspetti relativi all’industrializzazione e alla commercializzazione. Sostenere tali progetti di ricerca non implica negare i benefici che l’allevamento può apportare, oltre a essere fonte di alimenti e di reddito nelle aree marginali. In particolare, si riconoscono i benefici dell’allevamento estensivo, quali il contributo alla conservazione del paesaggio e della biodiversità, nonché al riciclaggio della biomassa non commestibile.