“Basta Roma, basta tasse e, soprattutto, basta con le imposizioni autoritarie dell’Europa dei burocrati e dei banchieri, che rispondono soltanto agli interessi delle grandi lobby della finanza internazionale. Il futuro si chiama Europa dei Popoli e delle Regioni, e deve essere il popolo a decidere in quale Europa stare e quale moneta avere”.
Queste le parole dell’europarlamentare e vicesegretaria veneta della Lega Nord, Mara Bizzotto, sulla due giorni di mobilitazione a sostengo delle 3 proposte di legge di iniziativa popolare presentate dalla Lega.
“La due giorni che ci vede impegnati in tutte le piazze del Nord e del Veneto, è un momento importante per ribadire con forza la necessità di affrontare e di dare soluzione alla questione settentrionale – spiega l’on. Bizzotto – Il popolo del Nord è ormai esausto di fronte alla voracità di uno Stato sanguisuga che lo sta spolpando giorno dopo giorno, e vuole che i propri soldi rimangano sul territorio, qui da noi, per dare servizi e risposte concrete ai bisogni delle nostre comunità”.
“L’obiettivo è quello di raccogliere migliaia di firme a sostegno delle tre proposte di legge di iniziativa popolare che abbiamo presentato – spiega la Bizzotto – Vogliamo che il 75% (e non l’attuale misero 33%) delle nostre tasse rimanga sui territori di provenienza, a disposizione di chi queste imposte le paga, per impedire che i soldi finiscano nel calderone del “magna magna” romano e che servano a tappare i buchi delle Regioni del Sud. Proprio per questo chiediamo inoltre che venga introdotto lo strumento del referendum abrogativo sulle leggi tributarie affinché sia il popolo a decidere quali sono le imposte che è giusto pagare, in modo che non siano più introdotte tasse profondamente ingiuste come l’Imu di Monti che, di fatto, colpiscono le famiglie e le amministrazioni virtuose del Nord per sanare i debiti nazionali”.
“Infine quello che chiediamo è un grande referendum sull’Europa e sull’euro, per costruire un’Unione Europea democratica e federale basata sui Popoli e sulle Regioni, in cui l’adesione all’euro sia decisa dai cittadini e sia limitata ai territori con i conti in regola – conclude l’on. Bizzotto, responsabile federale del dipartimento Europa della Lega Nord – Basta dunque con l’Europa delle banche e della finanza: è giusto che siano i cittadini ad esprimersi democraticamente sull’approvazione dei Trattati europei e a scegliere in quale Europa stare, con quali Regioni stare e quale tipo di moneta utilizzare”.