“Dalla Catalogna alla Scozia, dai Paesi Baschi alla Fiandre, fino alla mia Regione, il Veneto, dove nelle scorse settimane migliaia di cittadini hanno firmato la richiesta di un referendum per ottenere l’indipendenza da Roma: milioni di cittadini chiedono ormai a gran voce autonomia e indipendenza dagli Stati nazionali, e i rappresentanti di questa Unione Europea ingessata e statalista hanno il dovere di prenderne atto. La strada di una nuova Europa, fondata sui Popoli e sulle Regioni, è già tracciata”.
Con queste parole l’europarlamentare leghista Mara Bizzotto, responsabile federale del Dipartimento Europa della Lega Nord, è intervenuta a Strasburgo, in apertura della Sessione Plenaria, per attirare l’attenzione del Parlamento europeo e delle altre Istituzioni sulle richieste di indipendenza e autonomia dagli Stati Nazionali che stanno attraversando tutto il continente.
“L’11 settembre scorso oltre un milione di persone ha manifestato pacificamente a Barcellona per chiedere l’indipendenza della Catalogna dalla Spagna – ha continuato l’On. Bizzotto nel suo discorso in aula – Il 15 ottobre il premier britannico Cameron ha autorizzato il referendum per l’indipendenza della Scozia dalla Gran Bretagna e solo pochi giorni fa, mentre alle elezioni regionali spagnole si registrava il successo del Partito Nazionalista Basco (PNV), in tutto il Nord Italia centinaia di migliaia di persone hanno firmato le 3 proposte di legge di iniziativa popolare presentate dalla Lega Nord per avere più autonomia da Roma”.
“Mentre dai popoli europei si alza un vento di libertà e la richiesta di una nuova Europa, alcuni dei massimi rappresentanti del Parlamento Europeo invitano addirittura a schiacciare ogni aspirazione d’indipendenza – ha concluso l’On. Bizzotto – Le recenti dichiarazioni del presidente Schulz e, peggio ancora, quelle del suo vice Vidal Quadras che ha invocato l’intervento militare per soffocare il diritto all’autodeterminazione di milioni di catalani, rappresentano un attacco gravissimo contro quei valori di democrazia e di libertà che l’Europa dovrebbe sempre difendere”.