La multinazionale delle sementi Verisem diventa cinese: a rischio la sopravvivenza dell’agricoltura italiana

Il 30 giugno 2021 il colosso cinese Syngenta ha raggiunto un accordo con Verisem, società multinazionale di proprietà statunitense leader mondiale nella produzione, nel confezionamento e nella distribuzione di sementi.

Verisem conta 198 dipendenti in Italia in provincia di Forlì-Cesena e produce oltre 90 tipi di semi e oltre 2.000 varietà di ortaggi e erbe aromatiche. Coldiretti sostiene che l’azienda romagnola “è depositaria di un pezzo del patrimonio genetico nazionale di biodiversità fatto di sementi conservate da generazioni di agricoltori”.

Con l’acquisto di Verisem la Cina mira a ottenere il monopolio mondiale sui semi di ortaggi ed erbe aromatiche, con l’obiettivo di appropriarsi del patrimonio agronomico “Made in Italy”.

Considerato che tre multinazionali controllano il 70 % del mercato degli agrofarmaci e delle sementi;

considerato che la Cina sta aumentando la propria influenza strategica su tutti i settori produttivi, incluso quello agroalimentare;

preso atto che l’emergenza COVID ha fatto emergere l’importanza del valore strategico del cibo e l’importanza di garantire gli approvvigionamenti alimentari,

può la Commissione rispondere ai seguenti quesiti:

1. intende attivarsi per garantire l’autonomia strategica dell’agricoltura europea?

2. come intende tutelare la biodiversità agraria italiana ed europea e garantire così la conservazione di questo ricco patrimonio agronomico?

3. come sosterrà gli agricoltori italiani, nel loro ruolo di custodi di conoscenze scientifiche e tecniche produttive, dal monopolio dei grandi gruppi multinazionali?

Risposta

Il regolamento (UE) 2019/452 istituisce un meccanismo di cooperazione tra la Commissione e gli Stati membri per il controllo degli investimenti esteri diretti (IED) per motivi di sicurezza e di ordine pubblico. L’articolo 4 fornisce orientamenti in merito ai fattori da prendere in considerazione per il controllo, tra cui gli effetti potenziali degli IED a livello di infrastrutture critiche, tecnologie critiche o fattori produttivi critici, tra i quali è inclusa la sicurezza alimentare. In caso di IED nel settore agroalimentare, qualora i fattori produttivi in questione siano considerati critici per la sicurezza o l’ordine pubblico, gli Stati membri o la Commissione possono prenderli in considerazione nella loro valutazione.

La strategia dell’UE per la biodiversità per il 2030 mira ad invertire il declino della diversità genetica facilitando l’utilizzo di varietà di colture e razze tradizionali. La Commissione ha avviato il processo di revisione della legislazione in materia di commercializzazione del materiale riproduttivo vegetale e intende definire norme meno rigorose per le varietà tradizionali e commercializzate localmente in tutti i settori di produzione vegetale. Inoltre, il nuovo regime di politica agricola comune 2023-2027 offrirà agli Stati membri nuove opportunità per la tutela e la valorizzazione della diversità agricola europea mediante regimi agricoli di alta qualità, incoraggerà il trasferimento di conoscenze, l’innovazione e un servizio di consulenza aziendale rafforzato e rinvigorirà la posizione degli agricoltori nella filiera alimentare sostenendo il loro vantaggio competitivo. L’UE sostiene inoltre la ricerca e l’innovazione relative alle risorse genetiche vegetali in agricoltura. Le schede informative della AGRI sulla ricerca in materia di risorse genetiche e allevamento forniscono una panoramica dei progetti pertinenti finanziati nell’ambito di Orizzonte 2020. La ricerca e l’innovazione ai fini di preservare e migliorare la biodiversità nei sistemi di produzione naturale e primaria proseguiranno nell’ambito di Orizzonte Europa.

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