La storica azienda Speedline S.r.l. di Santa Maria di Sala, in provincia di Venezia, è attiva dal 1976 nella produzione di cerchi in lega per autoveicoli e dal 2007 è di proprietà della multinazionale svizzera Ronal.
Nonostante lo stabilimento veneziano sia leader nel comparto dell’automotive, all’inizio del dicembre 2021 la dirigenza del gruppo Ronal ha annunciato la chiusura dello stabilimento entro il 2022 e il licenziamento dei 605 dipendenti.
Ai lavoratori dell’azienda si sommano quelli dell’indotto, che lavorano in esclusiva per Speedline, per un totale di 800 lavoratori che saranno disoccupati.
Preso atto che il gruppo Ronal intende delocalizzare in Polonia per limitare i costi di produzione in un paese a basso costo del lavoro e considerando che i lavoratori disoccupati saranno difficilmente ricollocabili nel settore dell’automotive, vista la crisi che sta colpendo l’intero comparto a causa della pandemia ma soprattutto per l’aumento dei costi dovuto alla transizione energetica, può la Commissione rispondere ai seguenti quesiti:
1. Ritiene che sussistano le condizioni per l’attivazione del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione o l’uso di altri finanziamenti europei per aiutare i lavoratori nella loro riqualificazione professionale?
2. Come intende sostenere l’industria dell’auto, che nei prossimi anni rischia di perdere più di 60 000 posti di lavoro?
3. Può comunicare se il gruppo Ronal abbia beneficiato o stia beneficiando di fondi europei per delocalizzare la produzione in Polonia o in altri paesi?
Risposta
La storica azienda Speedline S.r.l. di Santa Maria di Sala, in provincia di Venezia, è attiva dal 1976 nella produzione di cerchi in lega per autoveicoli e dal 2007 è di proprietà della multinazionale svizzera Ronal.
Nonostante lo stabilimento veneziano sia leader nel comparto dell’automotive, all’inizio del dicembre 2021 la dirigenza del gruppo Ronal ha annunciato la chiusura dello stabilimento entro il 2022 e il licenziamento dei 605 dipendenti.
Ai lavoratori dell’azienda si sommano quelli dell’indotto, che lavorano in esclusiva per Speedline, per un totale di 800 lavoratori che saranno disoccupati.
Preso atto che il gruppo Ronal intende delocalizzare in Polonia per limitare i costi di produzione in un paese a basso costo del lavoro e considerando che i lavoratori disoccupati saranno difficilmente ricollocabili nel settore dell’automotive, vista la crisi che sta colpendo l’intero comparto a causa della pandemia ma soprattutto per l’aumento dei costi dovuto alla transizione energetica, può la Commissione rispondere ai seguenti quesiti:
1. Ritiene che sussistano le condizioni per l’attivazione del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione o l’uso di altri finanziamenti europei per aiutare i lavoratori nella loro riqualificazione professionale?
2. Come intende sostenere l’industria dell’auto, che nei prossimi anni rischia di perdere più di 60 000 posti di lavoro?
3. Può comunicare se il gruppo Ronal abbia beneficiato o stia beneficiando di fondi europei per delocalizzare la produzione in Polonia o in altri paesi?