Asiago, Bologna, Parmigiano e Prosecco: la Commissione UE difenda le indicazioni geografiche italiane nell’accordo commerciale con il Cile

L’11 agosto 2021 la Coldiretti ha reso noto che il Consorzio statunitense CCFN (Consortium of Common Food Names) ha richiesto la registrazione dei tre marchi Asiago, Bologna e Parmigiano in Cile.

Il 18 maggio 2021 si è tenuto il decimo round dei negoziati per la modernizzazione della parte commerciale dell’accordo di associazione UE-Cile. Nella relazione sugli esiti del round di negoziazioni il punto 8 riguarda le Indicazioni geografiche, sulle quali non è ancora stato trovato un accordo complessivo.

L’Italian Sounding causa danni economici pari a 100 miliardi di euro al vero “Made in Italy” e costituisce uno scippo in termini d’immagine per le aziende e di posti di lavoro in Italia.

Preso atto dei negoziati commerciali in corso tra l’UE e il Cile e che il paese sudamericano si oppone anche alla protezione della DOP italiana Prosecco, si chiede alla Commissione di rispondere alla seguenti domande:

1. intende rivolgersi all’Organizzazione mondiale del commercio per bloccare le illegittime pretese di registrazione dei marchi italiani in Cile e in altri paesi?

2. Intende rafforzare all’interno dei negoziati UE-Cile, la tutela delle indicazioni geografiche italiane come Prosecco, Asiago, Bologna e Parmigiano?

3. Come valuta l’introduzione in Cile del bollino nero in etichetta per prodotti come Gorgonzola, Prosciutto e gnocchi?

Risposta

1. La Commissione sta lavorando attivamente per rafforzare la protezione e il controllo delle indicazioni geografiche (IG) a livello internazionale e per promuovere norme multilaterali solide in materia di diritti di proprietà intellettuale (DPI) su scala mondiale. La questione sollevata nell’interrogazione, tuttavia, può essere affrontata al meglio nell’ambito degli accordi e delle discussioni a livello bilaterale con il Cile e gli altri paesi interessati.

2. La tutela delle indicazioni geografiche chiave dell’UE nel settore agroalimentare rappresenta una priorità per la Commissione nei negoziati per la modernizzazione dell’accordo di associazione UE-Cile. Si tratta di uno dei risultati principali da conseguire con l’aggiornamento, in quanto l’accordo attuale disciplina esclusivamente la tutela delle indicazioni geografiche nel settore dei vini e delle bevande spiritose. Nell’elenco di IG dell’UE per le quali l’Unione chiede la tutela in Cile figurano Asiago, Mortadella Bologna e Parmigiano Reggiano. Inoltre, nel processo di modifica dell’accordo per la protezione dei vini e delle bevande spiritose l’UE mira alla piena protezione del Prosecco.

3. Per quanto riguarda l’etichettatura, il Cile ha il diritto di adottare le misure necessarie per la tutela della salute pubblica, a condizione che tali misure siano in linea con gli obblighi giuridici stabiliti dal diritto internazionale, tra cui quelli derivanti dall’accordo dell’Organizzazione mondiale del commercio (OMC) sugli ostacoli tecnici agli scambi (TBT) e i suoi impegni nei confronti dell’UE nel quadro dell’accordo di associazione UE-Cile. Il Cile ha comunicato agli altri membri dell’OMC l’intenzione di adottare tale legislazione, che introduce l’etichetta nutrizionale sulla parte anteriore dell’imballaggio, consentendo loro di formulare osservazioni. La valutazione iniziale del progetto di misura effettuata dall’UE è stata trasmessa attraverso il sistema di notifica OMC-TBT a ottobre 2014 ed è stata successivamente discussa in sede di TBT. Le discussioni relative alle etichette nutrizionali sulla parte anteriore dell’imballaggio stanno proseguendo nelle sedi internazionali.

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